Abi fa il punto sul credito

Ecco gli elementi fondamentali di quanto emerso nel Rapporto di previsione Afo 2012-2014 messo a punto dall`Abi, e presentato questa mattina a Palazzo Altieri.

Abi fa il punto sul credito

Italia, la recessione continua

Italia in recessione (pil -2,1%) anche nel 2013 (-0,6%) mentre solo nel 2014 si potrebbe delineare una crescita positiva dello 0,8%, nel contempo i conti delle banche registrano una redditivita` sempre in calo con un Return on Equity dell`attivita` bancaria che sara` nel 2014 di poco superiore al 2%. Tale risultato e` principalmente determinato dal contesto economico, sotto forma di un elevato ammontare di accantonamenti e rettifiche e di una scarsa dinamica dei volumi intermediati. Sono questi i risultati del Rapporto di previsione Afo 2012-2014 che rileva per l`anno in corso un pil a -2,1% , e ancora in contrazione il prossimo anno (-0,6%), mentre la ripresa si potrebbe delineare lentamente dal secondo semestre. Le incertezze globali restano forti. In Italia - si legge nel documento - si registrano crollo di consumi e investimenti: pesano gli effetti di breve periodo di un ineludibile risanamento finanziario. Per le banche sempre piu` urgente un`azione di riduzione dei costi. Ancora sotto il profilo dlele grandezze bancarie, dovrebbe rimanere stazionario, il margine di interesse, interrompendo la caduta degli ultimi anni, ma presentando ancora un valore inferiore per circa 4 miliardi di euro rispetto al dato del 2007. A fine 2014 gli altri ricavi contribuirebbero al conto economico per quasi 6 miliardi in meno rispetto al 2007. La salvaguardia delle condizioni di redditivita` delle banche italiane passa, dunque, inevitabilmente per una attenta e serrata politica di controllo e riduzione dei costi, che dovrebbero contrarsi ad un ritmo medio annuo dell`1,7-1,8% In questo caso, il cost income ratio scenderebbe al 61,2% nel 2014, livello comunque superiore ai valori pre-crisi.

Questioni di Core

Il Core Tier ratio 1 delle banche italiane dopo l`aumento di un punto nel 2012, crescera` di 9 decimi nei due anni successivi fino a raggiungere l`11,2% nel 2014. Si tratta di ``un livello sicuramente coerente anche con le piu` stringenti normative di vigilanza``.

L`evoluzione delle sofferenze

Sofferenze bancarie in aumento sempre in misura maggiore rispetto ai finanzimanenti a famiglie e imprese. Il comparto bancario risente in misura sensibile della crisi iniziata nel 2008: nell`ultimo Rapporto Afo presentato a Palazzo Altieri questa mattina, che riguarda le previsioni per gli anni 2012-2014 si legge infatti che ``importante freno alla crescita dei prestiti sara` l`aumento del rischio di credito: nel triennio di previsione, le sofferenze dovrebbero crescere sempre piu` dei prestiti, toccando a fine 2014 un rapporto sofferenze/impieghi pari al 7,3%. Per trovare un valore piu` alto bisogna risalire al 1998``.

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