e sulla dicotomia in atto da tempo, fra gli indici e futures ed i singoli titoli ed ovviamente asset.
E` più che mai necessario un attento stock picking, sempre piu` prudente e limitato nell` esposizione volumetrica, per accompagnare il trend, ancora positivo o stabile, (ma di sicuro stanco ), soprattutto negli indici USA ed Europei.
Da un momento all` altro si potranno verificare, ancora di più, i positivi risultati delle trimestrali, soprattutto sui Big Techno negli Usa ed i finanziari in Europa, con, per il momento rare eccezioni.
Ma attenzione ai futures, influenzati dalla speculazione e da tutti gli altri titoli, settori ed asset.
Ma sara` il contesto epidemiologico nei paesi extra USA ed Europa, a fare la differenza ( India, Brasile su tutti) Oltre ai paesi Africani, Asiatici e Centro Sud Americani più poveri, esposti ai contagi e senza cure.
Se non si riuscirà a contenere la Pandemia dell` altra metà del mondo, (e non entriamo in argomenti prettamente politici, sanitari e di vaccini), molto difficilmente potremo beneficiare al di qua` ed al di là,` dell` Atlantico, di una duratura ripresa.
Anzi, detta ripresa sara` soffocata in maniera improvvisa.
E potrebbero essere dolori!
Ci limitiamo comunque a constatare l` attendismo della FED, che gioca ancora a favore, con le misure prese durante la precedente fase di amministrazione repubblicana, ma che presto sarà smorzata da misure contrarie prese dalla nuova amministrazione democratica, che imporra` di certo tasse a pioggia, sui redditi più alti, oltre a togliere alcuni privilegi.
Si parla concretamente di mettere a punto una tassa sulle rendite e sulle operazioni finanziarie, mutuandole da misure gia` prese da anni in Francia (Imposta oltre il milione di euro, detta sulla Fortuna, poiché integrata con le vincite sulle lotterie, giochi etc).
Stimiamo che il giro di boa possa arrivare, con la fine od attenuazione dei precedenti stimoli, per questa primavera/ inizio estate (sell in May and go away.?..e non solo, certo!).
Gli indici USA, sono sostenuti ora, quasi esclusivamente, dalle principali banche e soprattutto da Apple, Microsoft, Facebook e Google (25% di peso sugli indici).
Solo sul più noto e mediatico Dow Jones ci potrebbe essere uno storno fine primavera- inizio estate di un 10/15%, dai valori attuali, e questo leggermente più attenuato, anche su NASDAQ, SP500 e Russell 2000.
Più contenuto ancora in Europa ed in Italia, in particolare con un rotondo 10%, sempre dai prezzi correnti.
Nel frattempo, in dettaglio, petrolio WTI, quello che normalmente più utilizziamo per le nostre analisi, che storna del 2/3% dai 65 dollari raggiunti ed ad un passo dai 68, massimo degli ultimi 12 mesi.
Al contrario, come quasi sempre, il dollaro, contro euro, giunto si, poco sopra la resistenza intermedia, da noi anticipata ai nostri lettori abbonati, di 1,21 (esattamente 1,2127), ma che fisiologicamente, ha stornato fin poco sopra 1,20.
Possibile raggiungimento di area resistenziale di 1,2350, già toccata negli ultimi 12 mesi.
Anche in sintonia, con il rafforzamento del Petrolio WTI, verso i massimi indicati in area 68.
Calmi i preziosi, con particolare riguardo del Silver per prossimi traguardi sui massimi di 30 dollari e oltre.