A tutto (shale) gas!

Acque agitate in Europa per lo shale gas, il gas estratto attraverso la frantumazione di rocce profonde, considerato da molti Paesi, e non solo europei, come la fonte energetica più promettente nel prossimo futuro. 

Ad attaccare i sostenitori dello shale gas questa volta è l`associazione europea Food & Water Europe che accusa il deputato popolare polacco Boguslaw Sonik di aver presentato alla Commissione un rapporto che intenzionalmente sottostima gli impatti ambientali dello shale gas e afferma che il settore dovrebbe essere lasciato alla libera regolamentazione dei diversi Paesi, con una supervisione dell`Europa che però non potrebbe entrare nel merito delle scelte.

Il Governo polacco ha recentemente indicato come una priorità gli investimenti nei giacimenti di shale gas individuati nel Paese, anche se questi hanno una consistenza di un quinto rispetto alle prime stime effettuate.

Contro lo shale gas si sono già pronunciati la Bulgaria e la Romania mentre il premier russo e futuro Presidente della Federazione Putin ha detto nell`ultimo suo intervento di fronte al Parlamento di Mosca, che la Russia deve raccogliere la sfida dello shale gas e procedere con determinazione nella ricerca e nello sfruttamento dei giacimenti.

Sullo shale gas, come prossimo `Eldorado dell`energia`, già da tempo si muovono tutti i Paesi del mondo, in primis gli Stati Uniti che diventeranno entro 8 anni il maggior produttore ed esportatore, e questo grazie agli imponenti giacimenti scoperti in Texas.

Fortemente attiva è anche la Cina nel cui territorio sono stati anche localizzati importanti giacimenti. In Europa il Governo inglese ha recentemente dato il via libera alla ricerca e all`estrazione del gas tra le proteste degli ambientalisti.

Ce ne saranno da vedere delle belle.

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