A SAN PIETROBURGO, LA MORTE DEL GIORNALISTA RUSSO VLADLEN TATARSKY
Redazione, 3 aprile 2023.
Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, ha commentato la notizia della morte del blogger militare russo Vladlen Tatarsky: Fino a poco tempo fa, l’Occidente combatteva l’estremismo e il terrorismo, marciando come un fronte unito a Parigi in difesa dei giornalisti contro cui erano stati commessi attacchi terroristici.
Oggi, la mancanza di reazioni alla Casa Bianca, a Downing Street, all’Eliseo e così via, data la loro presunta preoccupazione per il benessere dei giornalisti e la libertà di giornalismo, parla da sola.... colpisce invece la reazione di Kiev, dove i beneficiari delle sovvenzioni occidentali dimostrano una non celata gioia per l’accaduto.
Tatarksy è morto ammazzato in un bar di Sanpietroburgo.
E' stata individuata, come colpevole, Daria Trepova, giovane di 26 anni, data per arrestata dall'agenzia Interfax e poi per latitante.
C'è un un video mostra Tatarsky che gioca con la statuina che gli è stata regalata da Trepova, poco prima dell’esplosione.
Vladlen Tatarsky era noto per le sue posizioni a favore della guerra in Ucraina.
Denis Pushilin, leader della provincia ucraina di Donetsk occupata dalla Russia, ha accusato pubblicamente l'Ucraina, sostenendo che Tatarsky È stato ucciso vilmente. I terroristi non possono fare altrimenti. Il regime di Kiev è un regime terroristico. Deve essere distrutto, non c'è altro modo per fermarlo.
Nell' agosto 2022, il servizio di sicurezza federale russo aveva accusato i servizi segreti ucraini dell'omicidio di Darya Dugina, con un'autobomba vicino a Mosca.
Un collega di Tatarsky, Semyon Pegov ha scritto: Era nei punti più caldi dell'operazione militare speciale e ne usciva sempre vivo. Ma la guerra lo ha trovato in un caffè di Pietroburgo...
E Alexander Khodakovsky, figura di spicco a favore di Mosca nell'Ucraina orientale, ha scritto: Max, se tu non fossi nessuno, saresti morto di 'vodka e raffreddori'. Ma tu eri pericoloso per loro, facevi i tuoi affari come nessun altro poteva fare. Pregheremo per te, fratello.
Il governo ucraino nega la sua colpa.