A NANCHINO, IN CINA MEDIA RUSSI E CINESI PER CONTRASTARE LA DISINFORMAZIONE DELL'OCCIDENTE CHE RILANCIA LA STESSA ACCUSA.....
Redazione, 26 settembre 2023.
La Russia e la Cina rafforzano e confermano la loro unione per combattere la guerra dell’informazione dell’Occidente.
Non è la prima volta, a Mosca, il 21 marzo di quest'anno, l'agenzia di stampa russa TASS e l'agenzia di stampa cinese Xinhua, avevano firmato il rinnovo dello stesso accordo di cooperazione con firmatari il direttore generale della TASS Sergey Mikhaylov e il capo della Xinhua, Fu Hua.
Al tempo, Xi Jinping era in visita in Russia.
Da Washington, 10 giorni prima, il 15 settembre, Dan Whitman, analista di politica estera e membro del think tank Foreign Policy Research Institute con sede a Filadelfia, in occasione di un'intervista rilasciata a VOA, aveva dichiarato che Mosca ha "enormi successi" nelle sue campagne di disinformazione nel continente africano, sfruttando l'instabilità politica nel Sahel, nell'Africa centrale e in Mozambico.
Sul sito del governo USA, in un comunicato aggiornato al 24 agosto 2023, si legge:
La verità disarma le armi di disinformazione della Russia.
Il Cremlino crea e diffonde disinformazione nel tentativo di confondere e sopraffare le persone sulle reali azioni della Russia in Ucraina, Georgia e altrove in Europa.
Poiché la verità non è a favore del Cremlino, i servizi segreti russi creano, incaricano e influenzano siti web che fingono di essere organi di informazione per diffondere bugie e seminare discordia.
La disinformazione è un modo rapido ed abbastanza economico per destabilizzare le società e preparare il terreno per una potenziale azione militare.
Nonostante sia stata smascherata innumerevoli volte per aver preso parte a queste attività maligne, la Russia continua a contrastare le norme internazionali e la stabilità globale.
Alla riunione di Nanchino hanno partecipato rappresentanti delle principali agenzie di stampa, società televisive e radiofoniche, giornali e imprese di comunicazione.
Nanchino (o Nanjing) è l’affascinante capoluogo della provincia cinese dello Jiangsu, distesa insieme ai suoi 8 milioni di abitanti sul delta del Fiume Azzurro. Durante la Dinastia Ming, fu per quasi trecento anni la capitale meridionale dell'Impero (dal 1368 al1644), e come potrete immaginare non è la tipica città moderna cinese. Se grattacieli e tecnologie non mancano di certo, la capitale dello Jiangsu conserva infatti intatto tutto il suo fascino imperiale, a cominciare dalla sua via d'accesso, l'antica Porta Yifeng, le sue mura difensive alte fino a 20 metri e ancora perfettamente conservate, e la meravigliosa Città Vecchia. Le sue lontane origini (secondo la leggenda, la fondazione risale al 495 a.C.), oltre che la nobile storia, ne fanno uno dei centri più visitati di tutto il paese, proprio per la sua atmosfera sospesa tra passato e presente.