A Monti piace il fossile
I decreti sulle rinnovabili «favoriscono decisamente il passato, ossia le grandi aziende produttrici di elettricità che utilizzano ancora le fonti fossili». Lo dichiara Andrea Boraschi, responsabile campagna energia e clima di Greenpeace
presente alla manifestazione del settore delle rinnovabili a Roma in piazza Montecitorio.
Per Boraschi «è in atto uno scontro tra due sistemi: quello nuovo che garantisce occupazione e crescita economica e quello vecchio che invece garantisce una dipendenza energetica del nostro paese dall`estero sfruttando il carbone e petrolio e condannandoci all`inquinamento».
Il governo, aggiunge Boraschi, «sta facendo una strana operazione la cui logica puramente contabile ci preoccupa molto. Bisogna guardare alle dinamiche del mercato e non solamente ai conti». Ed invece, «si continua a tagliare gli incentivi alle rinnovabili dando la colpa al costo che grava sulle bollette degli italiani».
Quel costo, sottolinea, «è l`8% di una bolletta, vale a dire rispetto ai consumi e costi medi di una famiglia tipo, poco più di 10 centesimi al giorno. Di tutti gli oneri e balzelli che gli italiani pagano, quei soldi sono gli unici che hanno garantito crescita e sviluppo del nostro paese».