5G A LA SPEZIA. RACCOLTA FIRME PER PETIZIONE- DIFFIDA CONTRO IL SINDACO PIERLUIGI PERACCHINI

5G A LA SPEZIA. RACCOLTA FIRME PER PETIZIONE- DIFFIDA CONTRO IL SINDACO PIERLUIGI PERACCHINI
CITTADINI SPEZZINI PROTESTANO SOTTO IL COMUNE DI LA SPEZIA. Fonte: cittadellaspezia.com

Redazione, 1 luglio 2024.

I cittadini spezzini non rinunciano alla loro salute, non accettano di essere usati come "cavie" per la rete 5G.

Se si compromette o si espone a rischio la salute, tutte le altre "cose" perdono valore.

I Sindaci sono responsabili, anche penalmente, della salute dei loro cittadini.

Quindi, i Sindaci non possono permettere che i loro cittadini siano usati come "cavie" consentendo la rete 5G nel territorio comunale, prima che siano accertati in modo scientifico e indipendente i rischi alla salute.

Su cittadellaspezia.com, il 21 giugno, era stato pubblicato il Comunicato Stampa del Comitato spontaneo spezzino che si sta opponendo al 5G nella città di La Spezia.

E' scritto: il comitato spontaneo di cittadini spezzini procede con la raccolta firme per una petizione e una petizione-diffida rivolta al sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini. Documenti volti a chiedere di fermare la “sperimentazione 5G in attesa di garanzie per la salute pubblica”.

Il Comitato ha chiarito che:

Questo comitato di cittadini, che va acquisendo giorno per giorno nuovi consensi, è mosso dalla consapevolezza che a rendere più smart, intelligenti, sostenibili e green non sono il numero di sensori installati ma la capacità di fare buone scelte, e la scelta che deve essere messa al primo posto è quella verso la libertà e il rispetto della salute delle persone e dell’ambiente. Non bisogna quindi partire dalla tecnologia – spiegano dal comitato -, ma dai bisogni dei cittadini, valutando i diversi impatti per ogni gruppo di persone. Fino a che la tecnologia non sarà aperta e trasparente, regolamentata con prospetto a lungo termine, usata per il bene, veramente al servizio dell’uomo e dell’ambiente e soprattutto sicura e senza rischi, non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia, lo dobbiamo ai nostri figli”.

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